SANTA MARIA DI CAMODEIA

In fondo alla strada denominata appunto via Chiesa Vecchia si possono ancora oggi trovare i resti di quella che era l’antica pieve di Camodeia.

Le fonti riportano quanto segue.
“I. – L’antica chiesa col campanile fu distrutta nel 1902 e ne resta solo una breve descrizione ed una fotografia. La chiesa, ad una sola navata era attigua al campanile, un’imponente struttura con cinque ripiani di finestre. La muratura del campanile, a giudicare dalla fotografia superstite, doveva essere di mattoni di qualità ottima.
II. – La decorazione del campanile era limitata a cornici d’archetti pensili in gruppi numerosi (otto per cornice).
III. – Un prete di Camodea è ricordato nei testimoniali del 1157 di S.Maria di Novara. La nostra chiesa fu officiata, a quanto pare, anche da monaci Agostiniani che abbandonarono la cura di anime ad un sacerdote secolare nel 1548: nel 1798 gli Agostiniani di Novara furono definitivamente soppressi e fu costituita una piccola prebenda per un parroco ivi residente.
Nel 1902 la chiesa dichiarata cadente fu abbattuta; il campanile doveva essere in ottime condizioni ma seguì la sorte della chiesa e fu rasato al suolo, barbaramente.”

Nel 2016, grazie a un intervento curato da don Sergio Chiesa, è stato recuperato e restaurato un affresco parzialmente integro raffigurante un padre della Chiesa. Quest’affresco è oggi esposto sulla parete destra dell’altare nella Chiesa Parrocchiale.

Chiesa Camodeia

Sopra: Ricostruzione 3D dell’antica chiesa posizionata nell’attuale contesto di via Chiesa Vecchia.

Fonti:
  • http://www.ssno.it/html/arno/aromnov23.htm
  • C. Basilica Petri, Novaria Sacra seu de Ecclesia Novariensis libri duo, Novariae, apud Sessallum, 1612.
  • BSSS.LXXVIII-LXXX: GABOTTO F., LIZIER A., LEONE A., MORANDI G. B., BASSO G., Le Carte dell’Archivio Capitolare di Novara, Biblioteca della Società Storica Subalpina. (Torino) 1913 ss., 3 voll.
  • NOVARA SACRA, Guida del Clero per l’anno (1925-1933), Novara, Tip. S.Gaudenzio, (1925-1933) 8 voll.
  • G. Ravizza, La Novara Sacra di G. Bescapè, Novara Merati, 1878.